Dieta vegana in gravidanza: è possibile?

dieta vegana in gravidanza

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Quando una futura mamma segue un’alimentazione vegetale, una delle prime domande che porrà al suo medico o alla sua ostetrica sarà sicuramente “Posso continuare a seguire un’alimentazione vegana in gravidanza?”

La risposta della scienza è univoca: assolutamente sì!

Una dieta vegana in gravidanza, posto che sia bilanciata e completa, è sicura sia per la madre che per il nascituro.

Vediamo quali devono essere le sue caratteristiche.

Nutrienti critici in gravidanza

Dal momento che durante nove mesi viene creato un nuovo essere umano da zero, tutti i fabbisogni di nutrienti in gravidanza saranno aumentati.

Sono tre però quelli la cui richiesta cresce in modo sostanziale: proteine, ferro e calcio.

È quindi fondamentale che la futura mamma “spenda” l’energia in più che ha a disposizione (circa 350 kcal nel secondo trimestre e 500 kcal nel terzo trimestre) scegliendo alimenti ricchi di uno o, ancora meglio, tutti e tre questi nutrienti, come 

  • legumi

  • derivati della soia

  • verdure verde scuro in foglia o appartenenti alla famiglia delle crucifere

  • frutta secca e semi oleosi

In Planter avrai la possibilità di consultare un nutrizionista in chat 7 giorni su 7 che, a seconda del trimestre in cui ti trovi, ti saprà consigliare come modificare il tuo piano alimentare in modo da ottimizzare l’apporto dei nutrienti che più ti servono.

Integrazione di vitamina B12 in gravidanza

La vitamina B12 è un nutriente a cui fare attenzione quando si segue un’alimentazione vegetale, e questo è doppiamente vero se si segue un’alimentazione vegetale durante la gravidanza, dal momento che serve soprattutto allo sviluppo neurologico del feto.

I fabbisogni aumentano in modo impercettibile, ma l’aumento della parte liquida del sangue (un fenomeno assolutamente fisiologico in gravidanza che prende il nome di emodiluzione) potrebbe causare una riduzione dei livelli ematici di vitamina B12.

Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi: è sufficiente eseguire il dosaggio di vitamina B12 una volta ogni trimestre, così che il vostro medico o nutrizionista possa apportare degli aggiustamenti alla posologia dell’integratore di vitamina B12 che già state assumendo, se necessario.

Se il tuo medico non è esperto di alimentazione vegetale e gravidanza, puoi chiedere aiuto ai nostri nutrizionisti.

Quali sono i rischi di un’alimentazione vegana in gravidanza?

Se l’alimentazione vegana è ben pianificata e apporta tutti i nutrienti necessari, non vi è alcun rischio nel seguire un’alimentazione vegetale in gravidanza.

Al contrario, sono numerosi i benefici per la futura mamma!

Seguendo una dieta vegetale è più facile tenere sotto controllo il peso, e si riduce il rischio di sviluppare diabete gestazionale. Grazie all’elevato contenuto di fibre, un’alimentazione vegetale in gravidanza aiuta a mantenere una corretta regolarità intestinale, compromessa a causa dell’aumento del progesterone circolante.

Un’alimentazione vegetale, infine, espone il feto ad una minor concentrazione di inquinanti ambientali persistenti (come diossina e PCB) e metalli pesanti, che si accumulano lungo la catena alimentare e si trovano quindi in massima concentrazione nei cibi di origine animale.

SALUTE

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