Tutelare il tuo capitale di salute è l’investimento più importante che puoi fare nella vita.
E passa soprattutto da quello che scegli di mettere nel piatto.
Una regola facile da tenere a mente per non sbagliare?
Più la tua dieta sarà vegetale, più agirà a tutela della salute.
Fatta questa premessa, che impatto avrebbe allora una dieta 100% vegetale nella prevenzione e nel trattamento delle patologie croniche?
Dieta vegana: pro e contro
L’unico contro di una dieta vegana è… quello di non averla iniziata prima!
In una dieta 100% vegetale, infatti, si aderisce a tutte le raccomandazioni delle linee guida alimentari all’ennesima potenza, e i benefici sono numerosi.
Una dieta vegetale non contiene colesterolo, e apporta una quantità ridotta di grassi saturi: la combinazione delle due cose ha un effetto particolarmente protettivo per il sistema cardiovascolare.
Questo, unito al fatto che i vegetali favoriscono il mantenimento di una pressione arteriosa nella norma, è di grande aiuto nella prevenzione di eventi ischemici.
Le fibre sono un nutriente contenuto solo nei vegetali, e una dieta vegana ne contiene quindi più di qualsiasi altro modello alimentare.
Queste sono importanti non solo per il mantenimento di una buona regolarità intestinale, ma anche per nutrire i batteri “buoni” che ospitiamo a livello del nostro intestino e che tengono alla larga le infezioni.
I vegetali sono infine ricchi di sostanze anti infiammatorie e molecole fitochimiche protettive, ciascuna con diversi effetti benefici per il nostro organismo, tra cui quello della riduzione del rischio oncologico.
Chi segue un’alimentazione vegana, infatti, ha il 15% di rischio in meno di ammalarsi di tumore nel corso della vita.
Grazie al contenuto di fibre che tengono naturalmente basso l’indice glicemico della dieta e all’assenza di grassi animali, una dieta vegana contribuisce al mantenimento di valori normali di glicemia e sensibilità insulinica.
Cosa dice l’OMS sulle diete vegane
L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è pronunciata a favore delle diete vegane, posto che siano correttamente pianificate.
Per essere correttamente pianificata una dieta 100% vegetale deve prevedere l’integrazione di vitamina B12 e apportare sufficienti quantità di energia e nutrienti attraverso il consumo quotidiano di tutti i gruppi alimentari vegetali.
Se così non fosse il rischio sarebbe quello di sviluppare carenze di alcuni nutrienti importanti, tra cui
Ferro: Il ferro si trova nei legumi, nei derivati della soia, nei cereali integrali, nelle verdure verde scuro in foglia, nella frutta secca e nei semi oleosi.
Calcio: Il calcio è un minerale che si concentra in particolar modo in alcuni vegetali, che andranno introdotti con costanza nella propria dieta.
Omega-3: In alcuni cibi vegetali (olio di lino, semi di lino e semi di chia) è presente l’acido alfa-linolenico, il precursore di tutti gli acidi grassi omega-3, compresi quelli a lunga catena (EPA e DHA).
Come evitare carenze in una dieta vegana
Con una dieta vegana varia nella quale compaiono tutti i gruppi alimentari vegetali nelle giuste proporzioni e facendo attenzione a inserire quotidianamente alimenti vegetali ricchi di calcio e di omega-3 (oltre ovviamente ad assumere un integratore di vitamina B12), si è al riparo da qualsiasi carenza nutrizionale!
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